Accettare che i figli crescano!

Mamma mia, com’è difficile accettare che i figli crescano crescano!
Sembra un discorso da “nonna”, lo so, ma davvero trovo che la continua e rapida crescita dei bimbi, soprattutto in termini di abitudini e modi di fare, sia spesso un tornado che ti travolge.
Io mi sento proprio alla rincorsa di un treno in partenza…e ora i treni sono due!

I neonati è indubbio che crescano a fasi, sin da quando erano nella pancia.
Mi è capitato spesso sia con 2G che 3G di abituarmi ad un certo ritmo tra poppate, nanne, uscite e subito dopo ZAC, un altro cambio e 5 giorni di disorientamento per MA.
Ogni mamma ha le sue fasi preferite, che variano in base alle caratteristiche della mamma e del bimbo.
Io ho la necessità di avere qualche minimo spazio per me stessa e quando tutto il ritmo della giornata salta ammetto che sono in difficoltà!

Con 3G sono un poco facilitata dall’esperienza maturata, ma con 2G spesso arranco perché è tutta una novità e non ho la minima idea della direzione che prenderà!
Ovviamente mi vengono i sensi di colpa perché mi sembra di preferire una sorella all’altra, in realtà è solo che per “sopravvivenza” il mio corpo riconosce che gestire 2G è spesso molto più faticoso…e quando le ore di sonno sono sempre poche, l’istinto ha il sopravvento e così mi capita, quando posso, di chiedere a G di dedicarsi alla figlia maggiore.

2G è prossima ai 4 anni e sta diventando una piccola donna con le sue nette preferenze: desidera stare coi “capelli al vento”, mentre io vorrei farle la coda, adora mettersi le gonne anche per andare al parco e invece io non amo che faccia gli scivoli con le mutande, il suo colore preferito è il rosa e vorrebbe TUTTO rosa e dulcis in fundo ha incominciato a fare vocine e moine, cosa che mi manda letteralmente fuori di testa!!!
Mi rendo conto che è una persona diversa da me, per cui cerco di lasciar correre e rispettare questi suoi desideri.
Sono invece inflessibile su ciò che riguarda la sua salute e la sua sicurezza e di questo fa parte anche il pisolino pomeridiano, spesso oggetto di arrabbiature per me e di discussioni con G.

2G ha un’estrema necessità di dormire e se salta il pisolino il pomeriggio è decisamente in salita.
G mi fa giustamente notare che non farà il pisolino per sempre, ma quelle volte che ha sperimentato in prima persona il comportamento senza limiti di 2G a corto di sonno ha commentato: “Per ora però è ancora il caso che lo faccia!”
Al di la’ del risvolto pratico, la questione pisolino è un elemento di profonda sfida tra 2G ed MA: ha capito che per me è importante e quindi spesso non lo vuole più fare, con il risultato che finiamo per rovinarci il pomeriggio e questo mi dispiace molto perché è il nostro momento “Mamma e Figlia”.

Le opzioni sono:
A) Lascio 2G all’asilo fino alle 16,00 la riporto a casa cotta, in qualche modo arriviamo alle 18,30 (di sicuro niente parco perché non si regge in piedi) e la metto a dormire fino al mattino seguente….con il risultato che non me la godo io e non vede suo padre.
B) La “obbligo” a fare il pisolino, con conseguente mio stress e arrabbiature perché mi sfotte cantando pur di non dormire….ma almeno dopo ci divertiamo insieme e ci gustiamo la cena in famiglia.

Per ora sto attuando l’opzione B, cercando di limitare le mie arrabbiature, che tra l’altro sono il suo “obiettivo” e la volta che proprio non dorme, la metto a nanna presto e mi godo la serata “libera”, 3G permettendo 😉

Questa al momento è la mia situazione… Tra poco arriverà anche lo svezzamento di 3G e l’addormentamento senza tetta per me sempre critico…ne vedremo delle belle!

Voi in che fase siete? Avete qualche altre opzioni da consigliarmi?

4 pensieri su “Accettare che i figli crescano!

  1. sempre un piacere leggerti. che dire, anch’io farei come te, anche se personalmente ricordo il momento del mio riposino pomeridiano da bambina come una vera punizione: tutto il mondo fuori, pieno di luce e colori e bambini che restavano a giocare (noi abitavamo pressoché in campagna) e io costretta al riposino con mio fratello. in realtà ovviamente (e giustamente) serviva più a nostra mamma, che non ce la faceva più, che a noi, che organizzavamo vere battaglie a cuscinate e esplorazioni sotto ai letti e sopra agli armadi e nascondini dentro gli armadi. ma vedendola ora dall’altro punto di vista, senza dormire non ci si può proprio stare e un compromesso bisogna pur trovarlo! al riguardo mi son messa a rileggere (o a leggere veramente) la Hogg e il suo monito a non dimenticarci di noi e a dedicarci degli spazi: davvero difficile trovare un compromesso tra bisogni nostri e quelli del nostro bambino, piccolo esploratore in crescita. con due poi, non oso pensare!

    p.s. ma perché abbandonar la tetta-nanna per lo svezzamento? ho molte amiche che l’hanno mantenuta fino all’anno (o quasi) ..

    1. Grazie Manu, i tuoi commenti sono sempre molto graditi. Concordo sul punto di vista del bambino, anche io al mare d’estate non volevo dormire e mia mamma mi diceva per convincermi:” Chiudi gli occhi solo mezzoretta…!”. Ovviamente poi crollavo per qualche ora e al risveglio mi arrabbiavo di aver perso del tempo di gioco in spiaggia.
      Per fortuna anche la mitica Doula L. mi incoraggia a far fare a 2G il riposino ed in teoria la sera dovrebbe andare a letto alle 20,30 perché il riposo è fondamentale!
      Al momento l’esigenza di riposo è 50% di MA e 50% di 2G…spero di rendermi conto quando sarà solo un’esigenza della mamma e modificare la routine di conseguenza…ennesima nuova fase 😉
      @ Allattamento: ho allattato 2G in modo complementare fino all’anno, allontanando gradualmente le poppate dai pasti principali per abituarla ad addormentarsi senza tetta, in modo da essere più indipendenti l’una dall’altra.
      Il “famoso” riposino post pranzum andava quindi fatto senza tetta della mamma, cosa che per me all’inzio era molto più difficile, spero che con 3G vada meglio!!!

  2. io invece ho sempre adorato fare la pennica pomeridiana…anzi al lavoro mi pesa molto non poter chiudere gli occhi nemmeno 5 minuti! ho la fortuna che anche il topone apprezza il riposino. per me è un momento fondamentale in cui entrambi ci rilassiamo per riprendere lo sprint pomeridiano. se 2G però ora non lo gradisce, prova a farlo vivere come un gioco. a volte anche solo il fatto di sdraiarsi e leggere un libretto permette il riposo. magari è una fase in cui vuole dimostrarti la sua indipendenza. cmq il mio nipotino ha smesso di fare il riposino pomeridiano a tre anni, ma lui è un buldozzer e non ne sente la necessità. insomma ci sono bimbi ch amano il riposino e altri che lo odiano, compito di noi genitori è sempre capire quando è “capriccio” e quando è una reale esigenza….compito ingrato quello dei genitori!!!

    1. 2G va a fasi anche per il riposino. Da quando è iniziato l’asilo è tornata a farlo abbastanza volentieri e alla fine dorme beata 2/3 h. Una nuova canzoncina in inglese ci aiuta nella fase di rilassamento.
      Ogni tanto mi chiede cosa fanno gli altri bimbi che rimangono all’asilo. Come sempre cerco di dirle la verità, ovvero che rimangono a giocare, ma poi vanno a casa, cenano molto presto senza il papà e alle 19 sono a nanna. Lei è vero che fa il riposino ma poi usciamo si nuovo a fare tante attività, cena con noi e gioca ancora dopo cena. D’accordo con G proveremo una volta alla settimana a lasciarla fino alle 16 all’asilo, così anche lei prova con mano la differenza, sarà più impegnativo per me, ma una volta ogni tanto si può fare!

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